Aumento delle bollette

In questi mesi l’Italia sta affrontando un aumento delle bollette per quanto riguarda i costi dell’energia: una vera e propria crisi energetica alimentata da una congiuntura sfortunata di fattori che si riflette in un caro bollette senza precedenti.

 

Secondo i dati dell’ARERA, il primo trimestre 2022 ha fatto registrare un aumento dell’energia elettrica del 55% e del 42% del gas.

 

Quali sono le vere cause dell’aumento delle bollette ?

 

L’aumento della bolletta elettrica è dovuto principalmente da : 

 

  • l’ incremento del prezzo del gas sui mercati internazionali da cui dipende oltre il 40% della produzione elettrica italiana,
  • dal COVID, 
  • fattori meteo sfavorevoli,
  • tensioni geopolitiche internazionali in ambito energetico,
  • alla crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2 all’interno del sistema europeo ETS.
La combinazione di questi fattori, si è riflesso sul prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso.
Infatti da gennaio a dicembre è aumentato del 400 per cento circa. Ovvero, in media, da 61 € circa al megawattora a 288 euro.
I prezzi alti all’ingrosso si sono infine tradotti in aumenti delle bollette per i consumatori finali, non soltanto in Italia ma in tutta l’Europa.

 

Aumento delle bollette

 

La misura dei rincari 

 

A partire dall’istituzione della borsa elettrica italiana nel 2004, principale luogo di scambio all’ingrosso dell’energia elettrica in Italia, fino al 2019 (pre-Covid) il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica ha registrato quotazioni medie annuali comprese tra i 43 e gli 87 euro per megawattora venduto.

 

Tra i fattori che hanno determinato l’aumento dell’elettrica c’è anche il Covid, soprattuto a seguito del lockdown. Si è verificata una fortissima contrazione del fabbisogno energetico globale che a fronte di un’offerta sovrabbondante, aveva comportato un crollo storico del prezzo dell’energia elettrica, per un prezzo di vendita sul mercato inferiore ai costi di produzione.

 

Fattori internazionali

 

Le cause dietro all’aumento dei prezzi di gas ed energia elettrica in Europa sono tante, e sono una fetta di una crisi internazionale più ampia. Si tratta, riducendola all’osso, di un problema di squilibrio tra la domanda (forte) e l’offerta (insufficiente).
La Russia da sola eroga circa il 41% del fabbisogno europeo di gas naturale ed è il principale fornitore italiano.
Questa sta attuando una strategia economica e geopolitica che di fatto limita l’ingresso del gas in Europa, pur operando nel rispetto degli obblighi contrattuali, non immette in rete le eccedenze necessarie.

 

Questa strategia, sommata alle tensioni sul fronte ucraino, partecipa significativamente all’aumento del prezzo del gas e punta a raggiungere due obiettivi: il primo è l’entrata in funzione del gasdotto Nord Stream 2; il secondo è convincere l’Europa a sottoscrivere più contratti di lungo termine, piuttosto che affidarsi alla compravendita spot.

 

Inoltre, la Francia, da cui importiamo una quota significativa della nostra energia, ha annunciato lo spegnimento di diverse importanti centrali nucleari per manutenzioni non prorogabili: tale azione ha ridotto l’offerta di energia elettrica in Francia e un conseguente aumento del prezzo.

 

Fattori meteo sfavorevoli

 

L’inverno 2021 ha fatto registrare temperature estremamente rigide che hanno indotto un forte incremento del fabbisogno di gas naturale al punto da costringere diversi paesi europei ad attingere dalle proprie riserve strategiche: alla fine del 2021, al fabbisogno di gas ordinario si è aggiunto un fabbisogno di gas straordinario necessario a ripristinare tali riserve, con il risultato di una carenza di gas e in rete e un incremento progressivo e vertiginoso del prezzo di acquisto all’ingrosso. Di riflesso, anche l’energia elettrica, fortemente dipendente dal gas naturale, ha subito lo stesso effetto.
Come se non bastasse, nel 2021 l’Europa ha subito un fenomeno meteorologico di “siccità di vento” che ha ridotto significativamente la produzione eolica, compensata da una maggiore produzione a base di fonti fossili, tra cui il gas naturale.

 

Quale potrebbe essere una soluzione all’aumento del costo delle bollette

 

Quanto durerà questa crisi? Sicuramente l’aumento energia elettrica è un fenomeno limitato nel tempo che lentamente andrà ad attenuarsi, ma secondo diversi analisti ci vorrà molto per riportare i prezzi ai valori di qualche anno fa, ammesso che il mercato lo consenta.

 

Se la soluzione, non può essere il prezzo, l’unica opzione è ridurre i consumi investendo su soluzioni di risparmio energetico e produzione di energia elettrica da fonti rinnovali, a maggior ragione ora che sia lo Stato che il mercato stesso incentivano tale evoluzione.

 

Una soluzione plausibile per essere autonomi a livello di produzione energetica è sicuramente l’installazione di un impianto  fotovoltaico.

 

Non esitare a contattarci per ulteriori informazioni.

 

contatti

Share on facebook
Share on whatsapp
Share on email

Rileggi i post

Galli Impianti Blog

Tutte le novità green, curiosità  ed informazioni utili sull’ambito dell’impiantistica 

Galli Impianti s.r.l.s

I post più popolari
Scopri di più su di noi

i nostri servizi

social network