Con l’aumento della sensibilità nei confronti dell’ambiente, l giorno d’oggi, la necessità di utilizzare risorse rinnovabili, come ad esempio l’energia solare, è cresciuta in modo esponenziale.
Quando si parla di energia solare si parla sostanzialmente di impianti fotovoltaici.
Si pensa in primis ai pannelli solari, ma il vero cuore di questo sistema è rappresentato proprio dal dispositivo di inverter, responsabile della trasformazione della corrente continua ottenuta dai raggi del sole in corrente alternata, che quindi può essere utilizzata per gli apparecchi domestici o aziendali.
Che cos’è un inverter fotovoltaico?
L’ inverter è considerato il cuore di un impianto fotovoltaico perché consente a tutti coloro che installano un sistema solare sul proprio tetto di utilizzare l’energia solare all’interno delle proprie abitazioni.
La funzione principale dell’inverter è quella di “correggere” le caratteristiche della corrente prodotta dai moduli fotovoltaici.
La corrente elettrica in uscita dai pannelli solari è corrente continua (CC), mentre quelle della rete è corrente alternata (CA).
L’inverter ha il compito di convertire la corrente continua in corrente alternata a tensione 220 Volt, rendendola adatta per l’immissione in rete e per l’autoconsumo, anche se una piccola parte di questa corrente viene dispersa e solitamente si tratta di un 1-3% rispetto alla conversione che si aggira da 97-99%.
L’alimentazione a corrente alternata, una volta convertita da quella continua, viene poi utilizzata per far funzionare tutti i tuoi apparecchi, come la TV, il frigorifero, il forno a microonde, eccetera.
Per alcune applicazioni particolari, come le luci notturne a LED e i caricabatterie dei cellulari, puoi utilizzare la corrente continua che proviene direttamente dai pannelli solari.
Oltre questa funzione garantisce la possibilità di accumulare e successivamente trasformare energia elettrica alle massime prestazioni è possibile anche monitorare, tramite il display lcd, la salute del nostro impianto per rilevare eventuali problemi, manutenzione, energia accumulata durante il giorno e tante altre funzioni utili.
Quali tipologie di inverter esistono?
In commercio esistono due tipologie di inverter fotovoltaici: monofase e trifase.
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Gli inverter monofase sono utilizzati nelle reti monofase e hanno due connettori, uno per la fase e uno per il neutro.
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Gli inverter trifase invece sono composti da tre fasi e tre diverse correnti alternate. Si tratta quindi di prodotti adatti ad impianti fotovoltaici per grandi aziende o capannoni industriali. È anche vero che è possibile trovare questo tipo di inverter all’interno delle nostre abitazioni, ma questo è un caso poco comune.
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Inverter fotovoltaico con accumulo: si tratta di una particolare tipologia di inverter che consente di incrementare l’autoconsumo in casa e di gestire in maniera intelligente i consumi.
Oltre a questa distinzione è bene distinguere gli inverter solari per impianti connessi alla rete dagli inverter per impianti fotovoltaici ad isola.
Differenti tipi di inverter fotovoltaico
Gli inverter solari per gli impianti connessi alla rete elettrica trasformano l’energia solare generata dai pannelli fotovoltaici in energia elettrica, con la possibilità di riversare nella rete il surplus di energia ed ottenere un compenso economico.
In commercio esistono quattro tipi di inverter elettrici connessi alla rete:
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Inverter di stringa;
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Inverter centralizzato;
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Micro inverter;
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Inverter ibridi.
Inverter ibrido
Un inverter fotovoltaico ibrido ha la stessa funzione di un inverter di stringa convenzionale ma oltre a trasformare energia proveniente dei pannelli per l’utilizzo domestico, garantisce la carica/scarica dell’energia nei sistemi con accumulo.
Oltre ai tradizionali inverter ibridi, in commercio si trovano anche i cosiddetti smart inverter – dispositivi in grado di caricare le batterie per fotovoltaico con l’energia della rete elettrica nei momenti in cui il prezzo è basso per poi utilizzarla nei casi in cui l’impianto fotovoltaico non riesce a soddisfare il fabbisogno elettrico della casa.
Questo tipo di tecnologia è studiata per ottenere la massima autosufficienza dell’impianto e permettere il massimo risparmio energetico possibile. Tuttavia ha un prezzo molto elevato.
Manutenzione dell’ inverter fotovoltaico
È preferibile che l’inverter fotovoltaico venga installato in un luogo isolato e ventilato, in modo da prevenire surriscaldamenti all’involucro e sbalzi improvvisi di temperatura.
L’ideale sarebbe un luogo dove le temperature non scendano sotto i 5°C e non superino i 40°C.
Per quanto riguarda la manutenzione, basta effettuare un controllo periodico del suo corretto funzionamento e una revisione ogni 10 anni.
Per i più scrupolosi può essere effettuata una manutenzione ordinaria: pulizia dalla polvere e verifica che le alette di raffreddamento non siano ostruite.
Costo dell’inverter fotovoltaico
Il costo degli inverter fotovoltaici disponibile sul mercato dipende da diversi fattori, quali ad esempio l’utilizzo domestico o industriale, se è monofase o trifase, la potenza, il rendimento e la marca.
Riuscire a quantificare dei costi standard è praticamente impossibile.